Usare il cervello per conoscere il cervello. Un viaggio nelle neuroscienze.
6 Aprile 2022 | ore 11.10 – 12.05
in diretta streaming
Materiali
Locandina festival
Locandina 2° incontro
Per informazioni: info@nuovaciviltadellemacchine.it oppure telefonare al: 3356372677
Invito a tutte le scuole e a tutta la cittadinanza
Mercoledì 6 aprile 2022
Lectio di Edoardo Boncinelli Genetista, filosofo, divulgatore scientifico e accademico
Conduce: Claudio Casali Ex docente del Liceo Scientifico e membro dell’Ass. Nuova Civiltà delle Macchine
Le classi del liceo saranno collegate attraverso la piattaforma del liceo. Ogni altra scuola e/o cittadino potrà seguire l’incontro in diretta streaming sul canale YouTube di Nuova Civiltà delle Macchine
Presentazione dell’incontro
Il cervello che studia se stesso
Potremo anche definire le neuroscienze come il risultato dell’opera del cervello che studia se stesso.
Questo sembra impossibile e come tale lo è, ma occorre considerare che non si tratta di un solo cervello che studia, ma di un gruppo abbastanza variato di cervelli. A parte il loro numero, i gruppi di scienziati che studiano il cervello si avvalgono di competenze di vario tipo: biologia, medicina, farmacologia, genetica, ingegneria, radiologia e anche chirurgia e linguistica. Insomma si tratta di un largo ventaglio di tecniche e di competenze, ma il risultato è impressionante: negli ultimi decenni si è imparato di più sul funzionamento del cervello e della mente che nei precedenti venticinque secoli. Per dire che cosa si è imparato c’è solo l’imbarazzo della scelta: sensazione, percezione, memoria, coscienza, linguaggio, decisione, azione, predilezione e avversione, attaccamento e paura. Per non parlare dell’imitazione e dell’empatia.
Sintetica biografia del relatore
Edoardo Boncinelli è un genetista e divulgatore scientifico. Laureatosi in fisica all’Università di Firenze, si è dedicato allo studio della genetica e della biologia molecolare con particolare riferimento allo sviluppo embrionale degli animali superiori e dell’uomo. L’approfondimento dei meccanismi di formazione dell’asse corporeo e della corteccia cerebrale ha portato la sua ricerca a intrecciarsi con le neuroscienze e con l’indagine delle funzioni mentali superiori. Dal 1968 al 1992 ha lavorato presso l’Istituto internazionale di genetica e biofisica del CNR di Napoli; trasferitosi a Milano, ha diretto il laboratorio di biologia molecolare presso l’Istituto scientifico universitario “San Raffaele” e il Centro per lo studio della farmacologia cellulare e molecolare del CNR. Ha insegnato biologia e genetica all’Università Vita-Salute “San Raffaele” (Milano). A lui e al suo gruppo di lavoro si deve l’individuazione di una famiglia di geni atti al controllo del corretto sviluppo corporeo. Accanto all’attività di ricerca scientifica ha intrapreso una brillante carriera come saggista e divulgatore scientifico; tra i suoi libri si ricordano L’anima della tecnica (2006,
vincitore del premio letterario Merck Serono); Lettera a un bambino che vivrà 100 anni (2010), sulle nuove frontiere della genetica; nel 2012, La scienza non ha bisogno di Dio, Quel che resta dell’anima e La vita della nostra mente; l’autobiografia Una sola vita non basta. Storia di un incapace di genio (2013); Noi che abbiamo l’animo libero (con G. Giorello, 2014); Genetica e
guarigione (2014); tutti nel 2015, Homo faber (con G. Sciarretta), Noi siamo cultura, I sette ingredienti della scienza, il saggio bilingue Perché si mangia? – Why do we eat? E La forma universal di questo nodo. La cultura di Dante (con M. Arcangeli); entrambi nel 2016, Contro il sacro. Perché le fedi ci rendono stupidi e L’incanto e il disinganno: Leopardi (con G. Giorello); nel
2017, Io e lei. Oltre la vita e Le magnifiche 100. Dizionario delle parole immateriali (con M. Arcangeli); La farfalla e la crisalide. La nascita della scienza sperimentale (2018); Il male. Storia naturale e sociale della sofferenza (2019); nel 2020, Essere vivi e basta. Cronache dal limite e Il principio di indeterminazione; la raccolta di aforismi Arcibaldone ( 2022). Boncinelli è collaboratore del “Corriere della Sera”.